Taxus baccata

Nome Tasso

Nome latino: Taxus baccata

Etimologia del nome: il nome del genere deriva dal gr. 'taxos' (lat. 'taxus'), tasso, con lo stesso significato in latino, e/o dal suo derivato 'toxon', arco. Si fabbricavano infatti già in antichità archi e frecce dal legno di tasso per la sua elasticità, tenacità e resistenza. L'epiteto specifico dal lat. 'baccatus, -a, -um', che allude appunto ai frutti simili alle bacche.

Classificazione
Dominio
Eukaryota
Regno
Plantae
Phylum
Tracheophyta
Classe
Pinopsida
Ordine
Pinales
Famiglia
Taxaceae
Genere
Taxus
Specie
baccata

Generalità
Sempreverde, per lo più dioico, senza canali resiniferi, alto sino a 15-25 m, o un arbusto policormico. Molto longevo, con crescita inizialmente rapida, poi molto lenta. La chioma è largamente piramidale espansa di colore verde cupo con rami divaricato-orizzontali e ramuli penduli all'estremità.

Il tronco ed i rami 
Il tronco è eretto, tozzo, ramoso sin dalla base. Con l'età assume un aspetto gracile in rapporto con la chioma, relativamente bassa e ampia. La corteccia è liscia, sottile, di colore bruno-rossiccio, che negli esemplari più vecchi diventa bruno-grigiastra, ed è solita staccarsi a placche o a strisce longitudinali.

Le foglie
Le gemme sono molto piccole, ovoidi, verdi. Le foglie sono persistenti, aghiformi, disposte in due file a spirale ai lati dei rametti e che per distorsione del picciolo risultano subopposte o subdistiche. La lamina è lineare appiattita e un po' falcata, con apice mucronata ma non pungente, di colore verde scuro e lucida sulla pagina superiore, giallastra su quella inferiore, marcata da due strisce stomatifere più chiare. La venatura centrale è molto prominente su entrambi i lati.

I fiori 
I coni sono disposti all'ascella delle foglie in piante separate, i maschili riuniti in amenti globosi gialli con 4-6 squame staminali peltate contenenti ciascuna 4-8 sacche polliniche, avvolte prima dell'antesi da squamette bruno-rossicce; i femminili solitari o appaiati, gemmiformi, verdi, disposti all'apice di un rametto e circondati anch'essi da un involucro di squamette persistenti che proteggono l'unico ovulo. Il tegumento dell'ovulo si sviluppa dopo l'impollinazione e da origine in 6-9 mesi al frutto. L'impollinazione è anemogama.

I frutti ed i semi 
Il frutto è simile ad una bacca (arillocarpo), formata da una caratteristica coppa carnosa (arillo), prima verde, rosso viva a maturità e che copre parzialmente un grosso seme (6-7 mm) nero ovoide, appuntito e legnoso.

Antesi: inverno-primavera (gennaio-aprile)

Habitat e coltivazione
Di distribuzione di tipo paleotemperato, è presente dalla Penisola Iberica a nord fino alla Gran Bretagna e alla Scandinavia meridionale, a est fino al Mar Nero, Caucaso, Asia Minore e catene montuose nordafricane.In Italia il tasso è presente in tutto il territorio italiano ma non è comune allo stato spontaneo. I popolamenti più notevoli sono quelli della foresta umbra nel Gargano. Esso è proprio della fascia montana temperata, con clima suboceanico, caratterizzato da inverno nevoso, ma non gelido, ed estate relativamente tiepida e umida. Tale specie è sciafila che vive nei boschi ombrosi e preferisce i suoli calcarei, ma non forma boschi puri, ma si mescola al faggio, all'agrifoglio e agli aceri tra 300 e 1600 m s.l.m., tenendosi ai livelli inferiori sulle montagne interne dell'Europa e a quelli superiori nell'area mediterranea.

Usi ed applicazioni 
Le foglie e i semi del tasso sono velenosi, contengono un alcaloide diterpenico estremamente tossico, la tassina. La tassina, alle dosi presenti nella pianta, può essere usata come principio attivo di prodotti chemioterapici per la lotta ad alcune forme di cancro. Il legno estremamente elastico e tenace è durissimo e pesante, di grana molto fine ed omogenea, con alburno bianco e durame rossastro, ed è molto ricercato e usato in lavori di tornio e in ebanisteria. Storicamente il tasso è il legno per eccellenza nella costruzione di archi, e sin dalla preistoria è attestato il suo utilizzo per la fabbricazione di quest'arma. Per esempio, l'arco della mummia del Similaun era in tasso. Ma la fama acquisita dal legno di questa pianta è dovuta soprattutto alla larghissima diffusione che ebbe durante il Medioevo nella costruzione di archi da guerra, soprattutto in Inghilterra (il famoso arco lungo era di tasso). Le caratteristiche che lo rendono così adatto alla fabbricazione di archi sono l'enorme resistenza, sia alla compressione che alla trazione, e l'incredibile elasticità. Ora è utilizzato come porta trofei per la caccia.

Fotografie della pianta