Fauna del territorio

L’area Briantea conserva una discreta varietà di specie animali spesso legate ad ambienti modificati dall'uomo. Le specie maggiormente presenti nei parchi brianzoli sono state indicate specificandone, ove possibile, i luoghi tipici di avvistamento.
Da questo elenco si può notare la complessità e la varietà della fauna.

Gli insetti

In questa zona si possono incontrare anche una miriade di esseri piccoli, colorati e diffusi in tutto il territorio: gli insetti. Gli insetti sono stati i primi esseri viventi a volare anche se l’origine evolutiva delle ali non è ancora perfettamente chiara. Alcuni insetti sono in grado di percepire odori particolari a grandissime distanze, altri possono comunicare attraverso vibrazioni e suoni nemmeno percepibili per l’uomo. Non si è in grado di conoscere quale tipo di immagine del mondo circostante gli insetti percepiscano attraverso i loro occhi e, per molte di queste specie l’ambiente nel quale vivono è probabilmente un insieme di suoni, di odori e di sapori. Saperli riconoscere e distinguerli è un modo per appassionarsi al loro mondo e per imparare a conviverci.

Libellule e insetti acquatici 
Per quanto riguarda le libellule sono presenti quella imperatore e quella depressa.
Nei campi oltre alle zone umide si può vedere il simpetro sanguineo, il cui maschio di colore rosso-viola, per tutta l’estate vive vicino alle acque stagnanti.

Farfalle 
Vicino a siepi e prati si incontrano farfalle come la vanessa atalanta e la vanessa io chiamata anche occhio di pavone . La vanessa dell’ortica è più piccola rispetto alle altre. Il macaone spicca per le sue dimensioni.

Gli anfibi 

Gli anfibi sono numerosi e prediligono i boschi umidi e gli stagni. Esistono diverse specie di rane e rospi: la rana alpina che presenta una colore rosso acceso, la rana verde che staziona nelle pozze d’acqua, la rana dalmatina che ha un dorso bruno-rossastro, la rana di Lataste, la raganella hyla arborea di colore verde brillante che si appende ad arbusti ed alberi, il rospo smeraldino avvistabile dopo un temporale, il rospo comune, molto raro, si trova nella valle del Lambro.
Tra gli anfibi presenti nel territorio di Meda possiamo trovare anche tritoni e salamandre.

I rettili 

Tra i sauri presenti in questa zona ci sono il ramarro, una grande lucertola di colore verde che si muove presso le rive erbose, la lucertola muraiola, che vive lungo i margini assolati dei boschetti e l’orbettino, spesso scambiato per un serpente, che si muove al crepuscolo.

Diversi serpenti vivono nella zona briantea.
Il biacco, predatore di piccoli roditori, morde solo se disturbato; la coronella, segnalata presso l’area boschiva di Cesate nel parco delle Groane, è di piccole dimensioni ed ha una colorazione bruno-rossastra con piccole macchie più scure; la biscia d’acqua è un altro ofide innocuo e vive presso i ruscelli; il colubro di Esculapio, chiamato anche saettone, vive nelle zone di brughiera non alberate e si nutre di piccoli mammiferi e uova; la vipera vive in luoghi abbastanza appartati; il saettone, serpente del tutto innocuo, è caratterizzato da una colorazione bruno-verdastra con macchie bianche intorno ad ogni squama; a natrice dal collare, anch’essa innocua, dietro al capo, ha due serie di macchie a forma di mezzaluna, una di colore bianco, l’altra di colore giallo.

I pesci ed i crostacei

Nei corsi d’acqua nuotano numerose specie di pesci e di crostacei, quasi totalmente introdotti dall’uomo: il persico, la sanguinerola, il carassio dorato, la carpa, il gambero d’acqua dolce, il cavedano, la timpa.

I mammiferi

Varie specie di mammiferi vivono in questa zona della Lombardia.

Pipistrelli 
Un abitante notturno dei parchi è il pipistrello nano, abile predatore di insetti che d’inverno cade in letargo, mentre in estate si aggira presso fonti di luce. Questo pipistrello è un alleato dell’uomo in quanto mangia insetti dannosi. Altri pipistrelli avvistabili la sera nei parchi sono il pipistrello dei savi e il pipistrello abolimbato.

Insettivori 
Quest’ordine raggruppa piccoli mammiferi che si cibano principalmente di insetti e hanno un muso appuntito, occhi piccoli, zampe corte e cinque dita per arto. La vista è poco sviluppata, ma udito e tatto sono estremamente acuti. Il riccio è un animale dalle abitudini notturne. Se disturbato si appallottola, rivolgendo verso l’assalitore la corazza di aculei, che sono fissati alla cute da bulbi, i quali si ergono grazie all’utilizzo di muscoli; la talpa europea trascorre gran parte della sua vita sottoterra, cibandosi di lombrichi; il toporagno comune vive in tane presso luoghi umidi e freschi nel sottobosco. È un vorace predatore di invertebrati.

Roditori 
Lo scoiattolo rosso si incontra nei boschi di conifere al crepuscolo, costruisce la sua tana nella biforcazione dei rami degli alberi e lì dentro accumula provviste per l’inverno; il moscardino è un piccolo roditore fulvo, si ciba di bacche e frutti per poi andare in letargo. È sempre più raro specialmente nella pianura padana; il topolino delle risaie non va in letargo ed è sempre alla ricerca di cibo in quanto ha una alto fabbisogno energetico. È tanto raro quanto il moscardino; il topolino selvatico è prettamente onnivoro; il topo quercino si muove unicamente di notte e passa i mesi invernali in letargo; il ghiro si nutre di semi e bacche e, solo occasionalmente, di uova. Si arrampica sugli alberi; il toporagno comune è il più diffuso in tutta l’Europa settentrionale.

Conigli e lepri
Il coniglio selvatico e la lepre si trovano presso le radure boschive o in zone antistanti ai roveti. Il coniglio selvatico è un animale gregario, mentre la lepre è solitaria. Entrambe le specie si nutrono esclusivamente di vegetali. La lepre è estremamente veloce e può raggiungere i 70 km/h.

Carnivori
È possibile avvistare la donnola e la faina prevalentemente negli ambienti rurali e la volpe, soprattutto all’imbrunire, in autunno e in inverno. All’interno dei parchi è stato segnalato anche il tasso.

Gli uccelli

Passeggiando per il territorio di Meda è possibile avvistare numerosi uccelli.

Picchi 
Il picchio rosso maggiore, nero e bianco, scava il proprio nido nei tronchi degli alberi. Il tambureggiare sui tronchi è utile sia per scavare i nidi sia per attrarre un partner. Il picchio rosso minore è abbastanza raro da trovare nella pianura padana. Il picchio verde, verde sul dorso nelle parti superiori, rosso sul capo, è frequente ospite dei boschi; si nutre di formiche. Il torcicollo si ciba di insetti xilofagi e deve il suo nome all’abitudine di torcere il collo per fingersi morto quando viene catturato. Più che ai picchi è simile ai passeriformi.

Uccelli acquatici e delle zone umide
Presso le aree umide e i laghetti dei parchi è possibile trovare numerose specie di uccelli acquatici, come il germano reale, la folaga, la gallinella d’acqua, il tuffetto, lo svasso maggiore, la marzaiola, il porciglione, il migliarino di palude e il martin pescatore.

Aironi
In prossimità delle rive dei corsi d’acqua e presso i canneti si trovano diverse specie di aironi.
L’airone cenerino di colore grigio e di discrete dimensioni, arriva fino ai 180 cm di altezza. L’airone rosso, poco più piccolo del cenerino, mostra il piumaggio rosso bruno. La nitticora, airone di medie dimensioni, nidifica sugli alberi, trascorre la sua giornata appollaiata tra questi ed ha abitudini crepuscolari e notturne. Il tarabusino, il più piccolo airone, si nasconde nella vegetazione palustre; caratteristico è il suo volo diritto e basso.

Rapaci diurni
La poiana, facilmente riconoscibile per il suo stile di volo, poiché disegna ampi cerchi nell’aria, plana in picchiata sulla sua preda. Il falco pecchiaiolo è stato segnalato nell’oasi Lipu, si può trovare raramente nelle aree pianeggianti. Lo sparviere frequenta le aree boschive alternate a campi coltivati, si nutre di uccelli di piccola dimensione. Il gheppio, uccello falconide, ha una sagoma slanciata, ali lunghe, becco corto curvilineo. Si nutre di piccoli mammiferi.

Rapaci notturni
Di notte i parchi diventano dominio incontrastato dei rapaci notturni il cui volo silenzioso coglie di sorpresa le prede. L’allocco nidifica nel cavo degli alberi e si nutre prevalentemente di piccoli roditori anfibi, raramente si mostra di giorno. Il gufo comune di solito nidifica sfruttando i nidi di altri uccelli; il maschio e la femmina sono molto simili e si nutrono di roditori. Il barbagianni completa l’elenco dei rapaci notturni avvistati nei parchi brianzoli. Si nutre di piccoli mammiferi, come rane ed insetti.

Uccelli vari
Il verdone nidifica in zone aperte con macchie di cespugli, oltre che nei giardini e nei parchi cittadini. La starna è stata segnalata nei settori vicino ai boschi del parco Rio Vallone. L’usignolo e la capinera sono invece tipici abitanti delle siepi. La cinciarella e la cinciallegra sono state segnalate presso i boschi di querce. L’upupa, dal capo piccolo, sormontato da una cresta di piume disposte a ventaglio, è stata avvitata nel parco della brughiera briantea. Il succiacapre è un abitante della brughiera.