Erica spp

Nome: Erica

Nome latino: Erica spp.

Etimologia del nome: Dal nome greco usato già da Teocrito, ereike (=frangere) per la proprietà di rompere la roccia con le sue radici; per questo si credeva fosse utile per spezzare i calcoli renali.

Classificazione
DominioEukaryota
RegnoTracheophyta
PhylumTracheophyta
ClasseMagnolipsida
OrdineEricales
FamigliaEricaceae
GenereErica
Speciespp. (species plures)

Generalità:
Il genere comprende più di 500 specie di piante arbustive e suffruticose, perenni, sempreverdi, rustiche e delicate, adatte alla coltivazione all'aperto (per formare siepi o tappezzare terreni) o in vaso (in serra o appartamento). La pianta suffruticosa, cespugliosa, prostrata, rustica, con rizoma scuro cilindrico, alta fino a 40 cm. La maggior parte delle specie sono coltivate per la bella fioritura, ma talune presentano anche un fogliame variamente colorato. Sono piante fortemente calcifughe, che prediligono posizioni fresche e arieggiate. Le eriche adatte alla coltivazione in vaso sono quasi tutte ibridi derivati da specie africane. Spesso, comunque, le piante vendute come eriche appartengono al genere Calluna, di cui fa parte un’unica specie C. vulgaris, che presenta caratteristiche e necessità simili a quelle delle eriche.
Pianta di Erica in autunno (ottobre)

Il tronco ed i rami
Il fusto è glabro, strisciante a livello del terreno, dal quale si elevano numerosi rami fioriferi, nudi e nodosi in basso.

Le foglie
Dal fusto sottile e legnoso spuntano le foglioline aghiformi che lo ricoprono per la sua totalità, strette e corte (0,5-8 mm) aghiformi, rigide, sempreverdi, patenti, con apice acuto e riunite in verticilli a 3-5. Hanno un colore generalmente verde vivo ma anche giallo-bronzeo.

Antesi:
febbraio ÷ giugno, rappresenta uno dei primi segnali della primavera e spesso i suoi fiori spuntano tra la neve.

Habitat e coltivazione
Presente in tutto l’arco alpino, Appennino settentrionale e Alpi Apuane. Habitat: vegeta fino 2500 m nei prati, pascoli aridi, pendii sassosi e soleggiati e nelle zone aperte e luminose dei boschi soprattutto di conifere.