Nome latino: Sambucus nigra
Etimologia del nome:
Il nome del genere pare derivi dal greco” Sambike”, strumento musicale che si fabbricava coi rami del sambuco svuotati del midollo, oppure dal latino "sambuca", che è dal greco "sambýk", a sua volta di origine orientale, nome in origine proprio di uno strumento musicale a corde, che indicò in seguito degli strumenti a fiato; il nome specifico dal latino "niger" = nero, fa riferimento al colore delle drupe.
Classificazione:
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Phylum | Tracheophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Dipsacales |
Famiglia | Adoxaceae |
Genere | Sambucus |
Specie | nigra |
Generalità
Il tronco ed i rami
Il tronco è eretto e molto ramificato fin dal basso, sinuoso e spesso biforcato; i rami sono opposti ad andamento arcuato e ricadente.
Il tronco è abbastanza contorto, nodoso e irregolare, la corteccia è grigio brunastra, rugosa e profondamente fessurata; quella dei rami è grigio chiaro liscia e cosparsa di lenticelle longitudinali brunastre.
Caratteristica della sezione dei rami e del tronco è il midollo centrale bianco, soffice ed elastico, costituito da cellule sferiche dalla sottile parete di cellulosa. Le radici dotate di attività pollonante molte intensa, decorrono in superficie
Le foglie
I fiori e I frutti
I piccoli fiori sono riuniti in infiorescenze peduncolate, ombrelliformi che possono raggiungere il Ø di 20 cm, prima eretti, poi reclinati; hanno calice corto e campanulato; corolla arrotondata composta da 5 petali color bianco avorio, talvolta rossastri, ovali; i fiori laterali sono sessili, i terminali peduncolati. Gli stami intercalati ai petali, sono 5 con antere sporgenti gialle; gineceo con ovario triloculare a logge uniovulate portanti uno stimma sessile diviso in 3-5 lobi. Sono molto profumati.
I frutti sono piccole drupe globose, prima verdi poi viola-nerastre, lucide e succose a maturità, contengono contengono 2-5 semi ovali e bruni, raggruppate in infruttescenze pendule, su peduncoli rossastri.
Antesi: aprile-giugno
Habitat e coltivazione
Nelle radure, al margine dei boschi umidi,scarpate, lungo i muri e sulle macerie. Occupa rapidamente ed aggressivamente tutti gli spazi lasciati liberi nelle schiarite, nelle radure, al margine dei boschi, inserendosi come "infestante" negli ambienti più antropizzati ed urbanizzati. Preferisce suoli freschi e ricchi di nutrienti e di materia organica decomposta. Dal piano sino a 1400 m s.l.m.
Usi ed applicazioni