Nome: Ippocastano
Nome latino: Aesculus hippocastanum
Etimologia del nome: il nome del genere deriva dal latino '
aesculus', specie di quercia con ghiande commestibili che cresce sui monti, sacra a Giove.
Il nome della specie deriva dal greco "
hippos" (cavallo) e "
castanon" (castagno), perché i semi (ricchi di amido) possono essere impiegati, in quantità moderate, per l'alimentazione dei cavalli.
Classificazione
Regno | Plantae |
Phylum | Tracheophyta |
Classe | Magnolipsida |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Sapindaceae |
Genere | Aesculus |
Specie | hippocastanum |
Generalità
Albero deciduo di seconda grandezza (mesofanerofita) alto 8-15(20) m.
La chioma è espansa, globosa e maestosa nei vecchi esemplari e può raggiungere 8-10 m di diametro.
Il tronco e i rami
Il tronco, diritto e nodoso con l'età, è robusto e presenta una corteccia bruna, negli esemplari più vecchi grigio-nerastra, desquamante in piastre irregolarmente poliedriche; rametti giovani coperti di lenticelle e di grosse cicatrici fogliari.
I rami, assurgenti a candelabro, sono lenticellati; presentano grandi gemme opposte, rossastre, ed una terminale di notevoli dimensioni, ricoperte da una sostanza vischiosa.
Le foglie sono decidue, alterne, con lungo picciolo e lamina palmato-composta, a 5-7 segmenti oblanceolati o acuminati, con margine seghettato. Sono glabre, sopra più scure e sublucide, sotto opache e più chiare. Esse sono larghe fino a 20-30 cm. opposte, picciolate, palmate, con 5-7 foglioline oblanceolate, con base attenuato-cuneata, con margine irregolarmente dentato e apice acuminato. Il picciolo è senza stipole, scanalato e allargato alla base. Gemme grandi, affusolate e appuntite, con perulebrune e vischiose.
I fiori
Le foglie sono decidue, alterne, con lungo picciolo e lamina palmato-composta, a 5-7 segmenti oblanceolati o acuminati, con margine seghettato. Sono glabre, sopra più scure e sublucide, sotto opache e più chiare. Esse sono larghe fino a 20-30 cm. opposte, picciolate, palmate, con 5-7 foglioline oblanceolate, con base attenuato-cuneata, con margine irregolarmente dentato e apice acuminato. Il picciolo è senza stipole, scanalato e allargato alla base. Gemme grandi, affusolate e appuntite, con perulebrune e vischiose.
I frutti e i semi
Il frutto è una grossa capsula rotonda e verdastra, di 4-6,8 cm, deiscente a tre valve, coriacea, verdastra, ricoperta di aculei poco pungenti, contenente grossi semi bruno-lucenti, simili alle castagne, con un grande ilo grigio alla base.
Antesi: tarda primavera (aprile-maggio)
Habitat e coltivazione
L'Ippocastano trova il suo ambiente ideale nella fascia climatica del faggio. E' originario dei Balcani (Macedonia). Rustico, tollera le basse temperature e non ha particolari esigenze in fatto di substrato. E' comunque poco resistente alla salinità del suolo e preferisce terreni umidi, da 0 a 1300 m s.l.m. L'Ippocastano è molto diffuso nel nord dell’Italia, ma anche in Sardegna, Italia centrale eccezion fatta per la Toscana, sud Italia in prevalenza in Campania, Lazio e Basilicata.
Usi ed applicazioni
Erba amara, astringente, antipiretica, diuretica, antinfiammatoria; riduce la permeabilità capillare e l'edema locale.
Principio attivo principale è l'escina, una complessa mistura di saponine dal potente effetto antiinfiammatorio.
Per uso interno nei disturbi del sistema venoso, l'indurimento delle arterie, l'insufficienza circolatoria, le vene varicose, le flebiti, i geloni, in caso di gonfiori delle articolazioni e fratture.
Nella medicina popolare la corteccia è utilizzata come bevanda tonica e febbrifuga. I decotti e le infusioni hanno azione astringente. Per uso esterno le foglie fresche in acqua bollente danno buoni risultati in caso di contusioni.
I decotti e le infusioni dei grani, solo per uso esterno, vengono impiegati per preparare compresse per la cura dei dolori di origine reumatica e come cosmetici per la pelle, le pomate sono indicate nella cura delle emorroidi.
I frutti macinati sono impiegati come sfarinati per mangimi ad uso zootecnico; consumati freschi sono invece velenosi per l'alto contenuto di saponine.Il legno, poco elastico e non durevole, ha un uso limitato a piccoli lavori artigianali.
Fotografie della pianta
Pianta in inverno (febbraio)
Tronco in inverno (febbraio)
Licheni in primavera (marzo)
Foglie in primavera (aprile)
Pianta in primavera (aprile)
Tronco in primavera (aprile)
Pianta in primavera con infiorescenze (maggio)
Pianta in autunno (ottobre)
Foglie in autunno (ottobre)
Frutti in autunno (ottobre)