Nome latino: Acer saccharinum
Etimologia del nome: il nome del genere è coniato dal termine latino acer (duro, aspro) per la particolare durezza del legname. Nonostante il nome, non viene utilizzato per estrarre lo zucchero utilizzato per produrre lo sciroppo d’acero, non va infatti confuso con la specie A.saccharum.
Classificazione
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Phylum | Tracheophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Aceraceae |
Genere | Acer |
Specie | saccharinum |
Generalità
Il tronco ed i rami La pianta ha portamento eretto, con fusto unico o a più fusti e sono largamente ramificate. I rametti, simili a canne, sono piuttosto esili e glabri e si possono danneggiare a causa di tempeste e nevicate forti, ma ricrescono velocemente. La corteccia è grigia o grigio-bruna, liscia o solcata da leggere linee verticali distinte; con l'età scurisce e si fessura.
Le foglie
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Pianta di Acer saccharinum in primavera (aprile) |
I fiori
I frutti e i semi
Antesi: inverno (febbraio-marzo)
Habitat e coltivazione
L’albero è originario dell’America settentrionale, introdotto in Europa nel 1725, diffusa in Italia a fini ornamentali. Esige posizioni molto più luminose rispetto a tutti gli altri aceri, mentre per le altre condizioni pedo-climatiche è una pianta assai adattabile alle varie situazioni, tollerando egregiamente anche l'ambiente urbano. Vive meglio in un buon terreno ricco di humus, fresco, umido e ben profondo. Vegeta molto bene in un ampio ventaglio di climi e lo si può trovare coltivato sia in quelli freddi (Norvegia) sia in quelli più caldi (Israele, Florida o California), purché in questi siano assicurati adeguati quantitativi idrici durante la stagione estiva.
È apprezzato per il suo portamento elegante e decorativo e per la bellezza delle sue foglie argentate nella pagina inferiore. Caratterizzato da una rapida crescita e da una chioma compatta e densa fin dalla base, risulta essere un ottimo esemplare per barriere e schermi naturali e per creare zone ombrose. Non è una specie molto longeva, si calcola che viva mediamente tra gli 80 e i 100 anni.
Usi ed applicazioni
Tale pianta è utilizzata soprattutto a scopo ornamentale, ma non adatta alla decorazione di viali a causa della fragilità del legno. Nell’antichità il legno di acero saccarino era usato per fabbricare le lance, che dovevano essere robuste, penetranti e appuntite.
Fotografie della pianta